Bambini difficili e token economy
Spesso a scuola o anche in terapia ci capita di avere a che fare con i cosiddetti "bambini difficili", che più spesso risultano essere, bambini oppositivi, provocatori, poco motivati o piuttosto disattenti.
Come fare ad ottenere la collaborazione necessaria all'apprendimento?
Una strategia vincente risulta essere la procedura di TOKEN ECONOMY.
Cos'è la Token Economy?
Si tratta di un sistema potente per il cambiamento del comportamento, il cui primo studio scientifico relativo alla sua efficacia, risale al 1968 (Ayllon e Azrin, 1968), ma la cui esistenza è stata stimata già in precedenza.
La token economy è basata sul principio comportamentale del RINFORZO CONDIZIONATO GENERALIZZATO.
Il rinforzo condizionato generalizzato, è un item o attività che ha acquisito successivamente il suo valore di rinforzo (il suo valore "gratificante") grazie all'associazione ripetuta con altri stimoli rinforzanti ("gratificanti").
ES. anche i soldi sono un rinforzatore condizionato generalizzato. Non sono necessari al nostro sostentamento emotivo, fisico e sociale in quanto carta disegnata; ma per un processo di associazione ripetuta a stimoli primari rinforzanti (acqua, cibo, giochi, abiti, attività etc.), i soldi hanno acquisito valore di rinforzo condizionato, generalizzato perchè attraverso di essi potenzialmente soddisfiamo qualsiasi necessità primaria per la quale proviamo una "EO", ovvero una motivazione.
Come si implementa la token economy?
La procedura di Token economy può essere usata sia isolatamente che insieme ad altre procedure di insegnamento, e risulta utile per l'insegnamento di abilità di vario tipo (comunicative, scolastiche, motorie etc.) e per la riduzione di comportamenti aggressivi, provocatori, oppositivi.
Nella pianificazione di una token economy vi sono vari step:
1) Identificare i token (I punti da consegnare successivamente all' esecuzione del comportamento richiesto)
Il primo passo infatti è creare gli stimoli che possano servire da tokens. è consigliabile che i tokens siano duraturi, facili da realizzare, poco costosi, e unici.
esempi: SIMILEY, FIGURINE E STICKERS, PUNTI, ICONE, FICHE DEL POKER, STELLINE, IMITAZIONE DI SOLDI, CUORI ETC.
è raccomandabile che i tokens siano scelti anche tenendo conto delle preferenze del bambino (interessi, colore preferito), ma il token non deve mai essere più rinforzante del rinforzo finale che consegniamo al bambino quando questi consegue l'obiettivo che abbiamo fissato. (es. dopo 10 risposte esatte, quindi ad esempio 10 tokens, viene consegnato il rinforzo finale).
2) Identificazione del comportamento target e definizione: Bisogna , prima di iniziare la procedura, stabilire il comportamento target, ovvero l'obiettivo da raggiungere (es.risposta a domanda, lettura, risoluzione di un calcolo etc.).
3) Schema di rinforzo per il comportamento target: Frequenza o velocità della risposta per ottenere il token. Inizialmente lo schema di rinforzo dovrebbe essere denso (ogni risposta--> token), dunque uno schema di rinforzo continuo e poi successivamente passare ad uno schema intermittente.
Il token non viene consegnato a seguito di una risposta inappropriata o sbagliata.
Per le abilità in acquisizione (es. sta imparando da poco a leggere), fornire maggiore aiuto rispetto alle abilità già acquisite.
4) Rinforzo finale: 4 step prevede l'identificazione del rinforzo finale. Per quale stimolo, attività, item, il bambino sta lavorando? Alla fine della token economy, una volta conseguito l'obiettivo da noi prefissato, cosa ottiene? (es. puzzles, giochi, musica, una pausa con gioco libero, accesso alla tv, accesso al pc, privilegi, coccarda, coppa etc. )
Se il bambino solitamente non collabora perchè evita l'attività o l'istruzione che poniamo, potrebbe essere utile impostare come rinforzo finale una pausa da istruzioni, accesso libero ad attività preferite).
5) procedura di scambio Potrebbe essere utile stabilire il "prezzo" del rinforzo finale (es. 10 tokens), ottenuti i quali, il bambino li scambia per ricevere il rinforzo finale (es. caramelle)
Una strategia che potenzia l'efficacia della procedura è la scelta iniziale del bambino. Prima di iniziare la sessione (lezione) si chiede per cosa vuole lavorare; così siamo certi che il rinforzo finale abbia valore alto per il bambino in quella data giornata, dunque la motivazione dovrebbe essere alta,
6) Sfumare la token economy Una volta conseguito il comportamento target (es. Collaborazione, lettura, capacità di risolvere problemi etc.), la token dovrebbe essere sfumata. Sfumare la token economy è importante perchè permette che il comportamento target si presenti indipendentemente anche in contesto naturale e non solo nel setting di terapia (setting scolastico).
Ciò si ottiene incrementando il numero di tokens richiesti per ottenere il rinforzatore finale, ed anche aumentando il numero di richieste necessarie ad ottenere un singolo token.
Bisogna passare da uno schema di rinforzo fisso (es. schema continuo ad ogni risposta --> token) ad uno schema variabile (ogni due, tre, poi sei risposte --> token)
Un'altra strategia utile potrebbe essere sfumare anche lo stimolo usato come token (passare dalla fiche a semplici punti su un foglio etc.)
7) Response cost: è opzionale inserire anche una strategia di costo della risposta per risposte comportamentali inadeguate (aggressione, lancio di oggetti, comportamenti problema) al fine di ridurre questi ultimi.
a seguito del comportamento problemaù, è possibile infatti applicare questa procedura di punizione negativa (rimozione di uno stimolo rinforzante : token) per ottenere una riduzione del comportamento indesiderato. Tale strategia non è parte integrante della token economy, ma se si ritiene necessario, può aggiungersi.
Dunque esiste una procedura che anche di fronte ai bambini più complessi (così come nell'autismo), può portare ad ottimi miglioramenti nella compliance, negli apprendimenti e nella motivazione, incrementando ed ottimizzando i tempi ON TASK (sul compito) del bambino, rispetto ai tempi off task (fuori dal compito) del bambino, applicabile sia a scuola che in terapia, e in talune circostanze anche a casa, per incrementare ad esempio i tempi di studio e compiti, ordine e pulizia e collaborazione.
Marika Cefariello, Logopedista
